Descrizione
Il trammino, prima a vapore poi elettrificato, costituisce nell’opera il filo conduttore di un amarcord collettivo che, ripercorrendo la nascita di Marina, Tirrenia e Calambrone e del pendolarismo vacanziero sul litorale pisano, ne risuscita insieme memorie, storie inedite, abitudini, personaggi e luoghi dismessi. Vite di comuni e poveri cristi si intrecciano a quelle di regnanti, duci e artisti; aspetti del costume degli anni ’50-’60 riemergono assieme agli odori dei cibi locali e alle grandi avventure del tram e del cinema.