Descrizione
«Non sono una scrittrice. Esercito il mestiere della psicoanalisi da oltre cinquant’anni ed è in questo contesto che desidero esprimere alcune idee, fantasie, riflessioni… e raccontare qualche episodio».
Sul filo della memoria Judith Dupont rivela la storia di una vita familiare e professionale che si dipana all’interno di una delle “dinastie” psicoanalitiche più importanti del XX secolo, quella dei Kovács-Balint, il cui destino si intreccia con la figura a lungo discussa di Sándor Ferenczi.
Divenuta erede letterario dello stesso Ferenczi alla morte di Michael Balint, Judith Dupont è riuscita nell’intento che Balint aveva preparato con cura per decenni, ma che non aveva potuto portare a termine: pubblicare il Diario clinico scritto da Ferenczi nel 1932, l’anno del conflitto con Freud, e negoziare la pubblicazione in forma integrale della corrispondenza fra Freud e Ferenczi. Attraverso queste pagine Judith Dupont infonde un tono familiare a temi difficili e controversi, così da renderli accessibili anche al lettore inesperto. Quanto al lettore esperto, troverà qui riunite informazioni rare.
Prefazione di Carlo Bonomi
Traduzione dal francese di Ilaria Martin
Au fil du temps | Éditions Campagne Première Parigi