Descrizione
A 70 anni dalla nascita di Antonio Tabucchi e con l’ultima testimonianza inedita di Ugo Riccarelli. Un libro che vuole essere vivo e palpitante, una raccolta di contributi dove tutto è consentito affinché ne venga furori un ricordo o un ritratto dello scrittore vecchianese eterogeneo e poco ingessato, una descrizione inedita dei suoi innumerevoli talenti ma anche delle sue imperfezioni. E’ nato così un libro in cui la commemorazione prende forme molto differenti, spesso imprevedibili: si va dal racconto puro di Agostinelli e Scarpellini al memoir di Riccarelli, dall’autofiction di Bigongiali e Ricci al pezzo epistolare di Pelliti, dallo storico-fantastico di Costanzo al comico di Malvaldi. Una serie di scritti che, coralmente, restituiscono al lettore un ritratto di Tabucchi palpitante e poco ingessato, poco museificato, che è al tempo stesso un atto d’amore e un regolamento di conti, per dirla con Curzio Malaparte, ancora e sempre tra “maledetti toscani”. (Fabrizio Felici, editore) Gli scrittori non scrivono la Storia, raccontano delle storie. A loro modo sono dei cantastorie, cioè tramandano con la scrittura la loro memoria o una memoria collettiva. Ma la Storia con la maiuscola è fatta anche dalle loro storie. Di queste storie. Dalle nostre storie. Raccontare è raccontarci, scrivere è testimoniare, leggere è ricordare insieme. (Antonio Tabucchi)